Quando e come potare gli ulivi: tutto quello che c’è da sapere
La potatura degli olivi è uno dei momenti più importanti e delicati nella coltivazione di un uliveto. Per far crescere le piante forti e belle, cariche di olive gustose e sane, ci sono alcuni fattori che devi tenere in considerazione.
Esistono infatti delle regole generali che ti consigliamo di memorizzare bene prima di metterti all’opera. Come sai, il taglio non è una semplice scelta estetica per dare forma agli alberi, ma serve a ottenere frutti ricchi e succosi.
L’olivo è uno delle varietà vegetali più diffuse e iconiche di tutto il sud dell’Europa per la produzione di olio d’oliva o come semplice elemento ornamentale in giardini di ogni dimensione.
Se sei alla ricerca di informazioni su come potare un olivo e su quando sia il momento migliore per farlo, noi di Bazargiusto siamo qui per aiutarti. Da oltre trent’anni aggiungiamo un tocco di verde al pollice dei nostri clienti. Indossa i tuoi guanti da giardinaggio, quindi: andiamo a prenderci cura di questi olivi.
Perché è importante potare gli ulivi
Gli ulivi sono per natura molto longevi. Pensa che l’esemplare più antico al mondo ha la bellezza di 4.000 anni. Per durare a lungo, però, hanno bisogno di cure e attenzioni.
Uno dei passaggi più importanti di manutenzione è proprio la potatura, che va iniziata già poco dopo la messa a dimora - il momento in cui l’ulivo viene piantato a terra. Per una crescita rigogliosa è opportuno intervenire sulla chioma quando la pianta è giovane, nei primi tre-quattro anni di vita. È quella che comunemente viene chiamata potatura di allevamento.
L’olivo tende a una progressione spontanea in forma di arbusto, con uno sviluppo diffuso di nuovi rami sia in verticale che in orizzontale. La caratteristica forma ad albero è il prodotto di una serie di tagli che limitano la formazione di branche basse e spingono verso la crescita in altezza. Se vuoi ottenere un vero e proprio albero da frutto, in questa prima fase può quindi farti comodo una motosega, come la Shindaiwa, per eliminare i rami più grandi senza fatica.
Ma perché è importante mettere mano alla forma? Per diventare ricche di sapore, le olive hanno bisogno di luce e aria. La sfoltitura limita lo sviluppo casuale delle branche e permette a ogni rametto di beneficiare dei raggi solari e del vento che accarezza le foglie. Così la pianta prospera abbondante e ricca di frutti.
Nella storia dell’agricoltura si sono diffusi tanti tagli diversi per cercare di ottenere il massimo dalla coltivazione di uliveti. Scopriamo quali sono i più comuni e le loro caratteristiche principali.
Coni, globi e vasi: dai forma all’oliveto
La lunga tradizione di coltivazione degli ulivi in Italia ha portato allo sviluppo e all’affermazione di diverse tecniche per l’allevamento. Nel corso dei secoli - a seconda delle caratteristiche del territorio, delle varietà di albero e delle condizioni climatiche - sono stati allevati come arbusti o con tronchi alti più di dieci metri, con forme geometriche o con una crescita spontanea.
Nel nostro Paese si è ormai consolidata la tecnica a vaso policonico come sistema più diffuso per potare un olivo.
Il primo passo di questo taglio consiste nell’eliminare le fronde più basse per far partire le branche principali da circa un metro di altezza. Si passa poi ad attribuire a suon di forbici e segacci la classica forma a vaso, cioè senza rami verso l’interno della pianta, per favorire la circolazione di luce e aria. Le branche principali vengono in seguito tagliate a cono, quindi con un vertice ristretto in punta che si allarga mano a mano che scende verso il tronco principale, così da far arrivare la luce ovunque.
Il vaso policonico presenta alcuni vantaggi che lo hanno reso la tecnica di coltivazione più apprezzata e diffusa. Vediamo quali sono:
- il ricambio d’aria e l’illuminazione omogenea della chioma stimolano la formazione di rami fruttiferi e riducono il rischio di malattie causate dall’umidità;
- il taglio permette di ottenere un’ottima produzione di olive costante nel tempo;
- è semplice da realizzare, sia in termini di tempo che di impegno;
- aiuta a contenere lo sviluppo eccessivo per ottenere la massima resa in termini di frutti.
La tecnica del vaso policonico richiede una particolare attenzione per limitare la formazione dei succhioni nella parte bassa del tronco e all’interno del vaso. I succhioni sono germogli che spuntano direttamente dal fusto con una forte crescita verticale. Non danno frutti e rischiano solo di disperdere la linfa e rovinare la forma dell’albero.
Gli altri tipi di potatura dell’olivo
Ecco altri tagli diffusi negli uliveti italiani:
- a vaso, senza quindi l’innalzamento del tronco della versione policonica;
- a cespuglio libero, che prevede interventi ridotti nei primi dieci anni dopo la messa a dimora, solo per sfoltire i rami più bassi. Con questa forma di allevamento è più difficile riuscire a disciplinare la circolazione di aria e luce;
- a globo: dopo uno sfoltimento iniziale del fusto, le nuove branche vengono lasciate crescere libere. È una scelta che favorisce l’estetica rispetto alla produttività.
Scegliere come potare gli olivi, se in una forma anziché un’altra, dipende molto dagli obiettivi che intendi raggiungere. Se ti interessa la produzione d’olio, le forme a vaso sono sicuramente le più adatte e le migliori per mantenere costante il livello di qualità della coltivazione. Se invece cerchi un effetto ornamentale, puoi lasciare maggiore libertà, con piccole potature per limitare le fronde “ribelli”.
Quando potare un olivo
Come ogni cosa in natura, il taglio dei rami in eccesso va fatto nel momento giusto, quando la pianta è più pronta a rispondere e patisce meno l’azione dell’uomo.
Per gli interventi più importanti si raccomanda di aspettare le ultime settimane dell’inverno, dalla metà di febbraio in poi. È infatti poco saggio potare tra ottobre e dicembre, cioè durante il periodo della raccolta delle olive, e nei mesi più freddi - in cui una gelata potrebbe causare seri danni dopo il taglio. Ricorda di utilizzare sempre gli accessori adatti, come un buon scuotitore e un cestello rullo.
Il caldo eccessivo può essere dannoso, ma l’estate è un ottimo momento per eliminare succhioni e polloni, cioè i rametti che si sviluppano vicino alla parte basale e alle radici.
Esistono poi alcuni tipi straordinari di potatura dell’olivo che non dipendono dalla stagionalità ma dai bisogni della pianta:
- il ringiovanimento, per esempio, serve a recuperare un esemplare abbandonato eliminando branche superflue e ripristinando la circolazione di aria e luce nella chioma;
- l’azione di riforma, invece, riguarda appunto il cambio della forma;
- la slupatura, infine, interessa gli alberi colpiti da lupa, o carie, una patologia che può portare fino alla morte. In questo caso bisogna eliminare la parte “cariata” del legno interno per limitare l’infezione.
Anche questi interventi eccezionali risentono comunque della stagionalità: cerca di non effettuarli in pieno inverno, se proprio non ne hai l’esigenza.
Come potare un ulivo
Prima di mettere mano alle cesoie rimane un ultimo, fondamentale, argomento da affrontare: quali sono le parti da tagliare.
Abbiamo già detto che l’estate è un buon momento per eliminare polloni e succhioni, ma ti consigliamo di tenerli d’occhio sempre ed evitare che crescano troppo. Durante la potatura invernale, concentra i tuoi sforzi sul mantenimento della forma e il taglio dei rami secchi o malati, che possono danneggiare l’intera pianta.
Ricordati, poi, che gli olivi tendono a fare frutti sempre sugli stessi rami, quindi non potarli a meno che non sia del tutto necessario.
Ecco qualche consiglio generale su come potare gli ulivi:
- non esagerare con la potatura: taglia solo quello che serve per non compromettere l’equilibrio naturale;
- esegui sempre dei tagli netti, meglio se inclinati per evitare che la pioggia ristagni;
- evita i monconi, ma allo stesso tempo non andare troppo vicino al tronco per non rallentare troppo la cicatrizzazione;
- assicurati di avere tutti gli attrezzi che ti servono prima di cominciare. Avrai bisogno di cesoie, forbici telescopiche e segacci. Non prendere la prima cosa che capita: scegli sempre la qualità, che è sinonimo di massima resa e sicurezza.
E con gli scarti cosa puoi fare? Se hai un camino, ricorda che la legna di ulivo - anche quella più verde - è un ottimo combustibile. Inoltre puoi usare le foglie per affumicare le tue grigliate, o per decorare la casa.
Ora che conosci tutto quello che c’è da sapere su come potare un olivo puoi cominciare a prenderti cura dei tuoi alberi.
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